STOP Genocidio - Israele Terrorista
77 ANNI DI NAKBA
77 ANNI DI GENOCIDIO
ISRAELE TERRORISTA, OCCIDENTE COMPLICE!
MANIFESTAZIONE A ROMA
đď¸Sabato 17 Maggio
đ 15.00
đRoma, Piazza Indipendenza
Il 15 maggio segna una ferita ancora aperta: è il giorno della Nakba, la catastrofe del popolo palestinese.
Nel 1948, con la fondazione dello âStato di Israeleâ, prese forma un progetto coloniale fondato sullâespulsione forzata, la pulizia etnica, i massacri e il furto della terra palestinese.
Oltre 750.000 palestinesi furono cacciati, piĂš di 500 villaggi rasi al suolo.
Ă da lĂŹ che inizia la tragedia, non il 7 ottobre.
Non câè cominciamento recente, ma una lunga catena di sangue che attraversa la storia:
Deir Yasin, Tantoura, Haifa, Sabra e Chatila.
Massacri dimenticati, archiviati, mai puniti.
Oggi Gaza, sotto assedio, sterminata, affamata, ci mostra solo lâultimo capitolo di una Nakba che continua da 77 anni.
Israele non vuole solo terra: vuole cancellare un popolo.
Vuole annientarne la memoria, lâidentitĂ , la resistenza.
E ora lo dice apertamente: non piĂš solo raid e stragi âmirateâ, ma lâoccupazione permanente della Striscia di Gaza, la deportazione, lâeliminazione sistematica.
Non è unâoperazione difensiva: è un piano coloniale, razzista, genocidario.
E non sarebbe possibile senza il sostegno attivo delle potenze occidentali, che riforniscono Israele di armi, tecnologie e copertura politica.
Stati Uniti, Germania, Italia: complici diretti.
LâItalia è il terzo fornitore mondiale di armi a Israele.
Nonostante le dichiarazioni ipocrite del governo Meloni, Tajani e Crosetto, le bombe italiane contribuiscono al massacro.
Ma non è solo questo governo a essere colpevole.
Sono complici tutti i governi italiani, di destra e di sinistra, che in oltre 70 anni non hanno mai smesso di sostenere Israele politicamente, economicamente e militarmente.
Hanno sempre parlato di âpaceâ mentre stringevano accordi militari, mentre ignoravano le risoluzioni ONU, mentre voltavano lo sguardo altrove.
Noi no.
Noi guardiamo. Ricordiamo. Respingiamo ogni complicitĂ .
E chiamiamo alla mobilitazione.
Sabato 17 maggio saremo in piazza.
Saremo ovunque serva per dire che la Palestina vive, che la resistenza è legittima, che la Nakba non sarà mai dimenticata.
Scendiamo in piazza contro lâoccupazione, contro il genocidio, contro lâipocrisia dellâOccidente e del nostro stesso Stato.
CHIEDIAMO CON FORZA:
⢠La fine immediata del genocidio in corso a Gaza e il blocco totale dei piani di deportazione del popolo palestinese.
⢠Un cessate il fuoco immediato, permanente e verificabile.
⢠Lâapertura urgente e duratura di canali umanitari per portare soccorso a una popolazione affamata, ferita e assediata.
⢠La fine della complicità italiana nel genocidio del popolo palestinese. In particolare, esigiamo:
⢠Lâinterruzione immediata della vendita e dellâesportazione di armi verso lâentitĂ coloniale sionista;
⢠Il ritiro dei cittadini italiani che combattono tra le fila dellâesercito israeliano in Palestina e in Libano;
⢠La cancellazione di ogni accordo militare, tecnologico o di intelligence con Israele;
⢠Lo smantellamento della NATO e delle strutture militari occidentali complici dellâoccupazione coloniale israeliana.
⢠La cessazione dellâaccordo UE-Israele e di ogni forma di cooperazione economica e militare con Tel Aviv.
⢠Il blocco del riarmo dellâItalia e dellâUnione Europea, che alimenta conflitti e destabilizzazione globale.
⢠Lâattuazione immediata del diritto al ritorno dei profughi palestinesi, come stabilito dalla Risoluzione ONU 194/1948, e il pieno riconoscimento del diritto allâautodeterminazione del popolo palestinese.
⢠La liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane.
⢠Lâimmediata liberazione di Anan Yaesh, partigiano palestinese detenuto nelle carceri italiane.
⢠Il riconoscimento e il sostegno incondizionato alla resistenza del popolo palestinese in tutte le sue forme, come diritto legittimo contro lâoccupazione coloniale.