47 anni di Legge 194

Legge 194- 47 anni di

47 anni fa, con lotte, mobilitazioni, autodenunce, campagne referendarie e un referendum fallito nell’81 proposto dalle lobby antiabortiste che chiedeva l’abolizione di questa legge, l’ABORTO è diventato un diritto, bisogna rispettare la scelta di ogni persona per una maternità libera, desiderata e decisa.

Ma ad oggi troppi sono gli ostacoli per renderlo attuabile in molte parti d’Italia a causa dell’obiezione di coscienza (dal 70 al 100% di medici obiettori in tutte le regioni). Tutto Moralismi, sensi di colpa, giudizi, stanze di “ripensamento” negli ospedali, movimenti antiscelta dentro i reparti di Interruzione Volontaria di Gravidanza e dentro i consultori, falsi battiti del feto durante le visite pre-IVG, e tante donne, da anni hanno ripreso i “viaggi della speranza”, come prima dell’approvazione della legge 194, per poter abortire fuori dalla propria città e spesso regione.

Parlare ipocritamente di maternità e genitorialità SENZA garantire una libera scelta è VIOLENZA, imposizione, ipocrisia perché oltre a vietare un diritto, si trasforma la meravigliosa esperienza di maternità in un dovere per lo Stato.

Solo 340 su 544 ospedali con reparti di ostetricia e ginecologia hanno un reparto per l’IVG, in alcune regioni non vengono fatti aborti o si praticano a singhiozzo perché c’è solo 1 medico non obiettore, in molte altre è stato vietato o applicato in modo sporadico l’ABORTO FARMACOLOGICO con la pillola RU486 nei CONSULTORI, strutture sociosanitarie di territorio laiche, gratuite, universali, previsti dalla legge 405/75, che dal 2020 dovevano attuarlo dando ascolto e risposte concrete.

Ma ben 250 consultori sono stati chiusi negli ultimi 5 anni e altrettanti privati, gestiti da associazioni cattoliche e antiscelta, finanziati con soldi pubblici, sono stati aperti con la principale finalità di impedire l’aborto, offrendo anche “assegni di maternità”.

Ma come puo’ una qualsiasi cifra sostituire l'impegno fisico, emozionale, economico della scelta di un/una figliə che dura tutta la vita in questa società senza più l'ombra di un welfare sociale, scuole, reddito, case, servizi e benessere nella sua complessità?

DIRITTO ALL'ABORTO come libera scelta sul proprio corpo/emozioni/ desideri e sulla maternità/genitorialità;

DIRITTO ALL'ABORTO come molto di più della legge 194/78 contro l'obiezione di coscienza, giudizi,

ricatti, sensi di colpa.

DIRITTO ALL'ABORTO come non più una corsa ad ostacoli per garantirlo nelle strutture sanitarie pubbliche sia

chirurgicamente che farmacologicamente a TUTT e in tutta

Italia nei reparti ospedalieri di I.V.G. e nei consultori, strutture socio sanitarie di territorio laiche, gratuite, universali.

DIRITTO ALL'ABORTO contro la violenza e la propaganda delle lobby antiscelta, le associazioni cattoliche e fasciste, le loro bugie, ipocrisie, stanze di "ripensamento" e falso

battito del feto.

47 ANNI DI LOTTA PER UNA MATERNITÀ VOLUTA, DESIDERATA, COSCIENTE CHE SIA SCELTA DI AMORE E VITA.

Noi però non siamo vittime di questa società patriarcale, transomofobica e fascista. Noi siamo l'energia di lotta e trasformazione che li cancellerà insieme a tutte le forme di violenza sistemica che vorrebbero annientare la collettività e annullare diritti, desideri e libertà di tutt3.

2 days ago
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