Aperitivo in piscina per parlare di cosa succede oltre il muro di Strike

Dopo mesi di lavori fermi le ruspe hanno ripreso la loro attività nell'area dove sorgeva OZ, e dove ora è in programma la costruzione dell'ennesimo studentato di lusso.
Come è successo anni fa con il lago che è sorto nell'area dell'ex-SNIA, a poche centinaia di metri, anche stavolta, a forza di scavare, hanno trovato l'acqua. È sorto un laghetto che nel giro di poco ha inizato ad attirare fauna che non ci si aspetterebbe di vedere tra i capannoni, uno snodo ferroviario e la tangenziale. Abbiamo sognato, vedendo animali e vegetazione riprendersi spontaneamente uno spazio vuoto, ma ora l'idea di un'area verde di cui il quartiere ed il quadrante intero hanno molto bisogno, rischia di sparire, così come sta sparendo altro verde poco più in là su via dell'Acqua Bullicante, e nella direzione opposta la devastazione ambientale del parco di pietralata, e una goffa operazione di greenwashing malcelato, stanno facendo spazio ad uno stadio.
A Casalbertone uno studentato c'è già. Per anni grandi parti del quartiere sono state poco più che un dormitorio, e più che altri posti letto per chi si trova da un lato o dall'altro dell'incessante crescita della produzione che ci sta portando al collasso ecologico, vogliamo spazi di aggregazione e di socializzazione, spazi aperti, ad uso di tuttx. Il piano di cementificare ancora, tanto più a beneficio di qualche rampollo, non può che suscitare sdegno nell'odierno clima di crisi abitativa che la città sta attraversando, cedendo enormi porzioni di città alla gentrificazione. L'anno del giubileo ha visto una miriade di flop imprenditoriali, molte abitazioni sono state trasformate in BnB, che stanno rimanendo vuoti. Nel frattempo però lx inquilinx sono statx sfrattatx, e i prezzi per l'abitare continuano a salire, abbattendosi in primis su studentx, precarix, famiglie monoreddito e le fasce demografiche per cui il lavoro, prima di qualsiasi altra cosa, è un ricatto.
Non ci serve altro cemento, non ci servono sistemazioni per chi già è in grado di permettersene senza grossi sforzi, e men che mai vogliamo che i nostri quartieri, storicamente popolari, diventino delle enormi vetrine patinate, spingendo chi da sempre li anima sempre più lontanx, sempre più dislocatx.
Ci vediamo a Strike, lunedì 7 luglio dalle 19.30, per parlare di cosa succede, per pensare e realizzare una città diversa. Porta il costume da bagno, porta quello che vuoi bere e mangiare